domenica 2 settembre 2012

Non aver paura




non avere paura d’amare
l’amore non ha paura dell’amore
come il giorno non ha paura del sole
e la notte non teme le sue stelle

non aver paura di lasciarti andare
e seguire il battito incerto del tuo cuore
non aver paura di soffrire

l’amore è gioia e dolore
lacrime e spine

e sorrisi e occhi splendenti

e brividi sulla pelle

è lo stomaco chiuso
e una grotta piena di farfalle

non avere più paura di amare
perché è l’unico mistero
per cui vale la pena di rischiare.

Lasciala



lascia alla tristezza
lo spazio di una ruga
a increspare appena
l'onda lieve del tuo sorriso
e la solitudine
necessaria lente
per mettere a fuoco
i contorni sfumati e incerti
persi nel rumore
nel caos della vita
nel divenire tempo
il tempo aspetta da solo
e non si consuma nell'attesa
ma solidifica cristallizza e cresce
per sopportare
il peso del silenzio
come crosta sulla pelle
conosco bene quel dolore muto
nascosto in mezzo al mondo
quando il mondo ci reclama
e ci ritrova
pronti
con le spalle al sole
a sfidare l'ombra che s'allunga
che ci sfugge
che ci teme
perché dentro
brilla incontrastata
la nostra luce.

lunedì 27 agosto 2012

Siamo noi




Siamo noi…
ci riconosciamo per strada
dallo sguardo attento e i segni sulla pelle
i segni dei sopravvissuti
gli scampati da un frontale con la vita
gli approdati esausti
dopo la deriva
nel porto sicuro di una vita di riserva
stranieri senza il permesso di sognare ancora
omologati a forza dagli eventi
noi…che conosciamo bene
la pena degli stenti
randagi col collare stretto sulle piaghe
e un guinzaglio abbastanza lungo
per farci ancora male
facciamo la guardia ringhiando
alla nostra ciotola fumante
conoscendo il digiuno
e i morsi nella pancia della fame
conoscendo bene i brividi del freddo
nella notte soli ad ululare
il dolore di chi si è perso dentro un giro di parole
inseguendo nel buio una luce fioca
che sparisce ogni istante
siamo noi...
che abbiamo parlato con la luna ore
e ore perse a urlare contro il cielo e le sue stelle
in quelle notti lunghe
così lunghe che ti sembra di morire
col sole che non arriva mai a svegliarti
a scaldare la tua pelle
siamo noi...
che nulla ci appartiene veramente
che stringiamo fra le mani un filo
per la paura di perderci
ancora
definitivamente.

giovedì 26 luglio 2012

è l'amore


è l’amore
l’amore dentro quello che ti basta quando fuori è tutto spento
quello che ti è accanto quando guardi l’ombra tua riflessa 
nei confini incerti di uno specchio
è l’amore quello perso 
fra le vecchie pieghe di un racconto
fra le orme vaghe alla fine del tuo viaggio
diluito nei ricordi sparpagliati in mezzo ai sogni
quello degli sguardi al sole nuovo
del giorno che ti esplode dentro al petto
è l’amore ritrovato nella scia d’oro del tramonto
che spacca il mare in due senza ferirsi tra le onde
che ti cade dalle labbra fino al cuore duro
è quell’urlo che scuote il mondo intero
e fa tremare il cielo cupo senza stelle
è l’amore quello puro
rugiada della notte sulla pelle
è il respiro corto che ti muore dentro
il fuoco che balla sulle ombre
è l’oro col quale Dio
forgia le catene
è l’amore che nel silenzio di un respiro
copre tutte le mie pene.

venerdì 23 marzo 2012

Tardi


sento
nell’angolo amaro del mio tempo
 nella smorfia giovane a lato della bocca
un sapore strano
del tempo perso a fissare la speranza
mentre guardo
vite sbocciate e già disilluse
ciondolare ai lati delle strade
delle sere sciolte appena in un bicchiere
aliti marci di rabbia e di sudore
mescolati a forza
ghiaccio menta e limone
per dimenticare appena
quel presente gobbo
che non porta mai fortuna
e domani è un altro giorno
pensi
dondolando sui tuoi sensi
anestetizzati dall’alcol e dal rumore
che illudendoci
chiamano musica
ti strofini invano
a quel corpo li vicino
aspettando quella scossa
fra le gambe
in seno al tuo bacino
e con pudore provi a dare un nome
a quel bisogno
e battezzi colla saliva ed il sudore
un sentimento vago
credendo sia l’amore
negato dalla fretta
dal cercare invano
quella quiete nel tuo cuore
di moderno vagabondo
che giri all’infinito
orfano del mondo.

mercoledì 22 febbraio 2012

un ti amo di troppo


ti amo
t'ho detto quel giorno
coprendomi il viso
coriandoli allegri incollati
a quel pianto
stonato
ti amo ti ho detto
due parole cadute per terra
senza più forza
scivolate via dalle labbra
in mezzo ai tuoi piedi
a ingombrare il tuo passo
sparpagliate
in mezzo alle tue agili mosse
ti amo ti ho detto
ma tu eri già altrove
lontana nel tempo
un disegno appannato
su uno specchio sospeso
ti amo ti ho detto
  pingendo
e mi sono nascosto
abbagliato dal sole
ho piegato lo sguardo
ti ho baciato la nuca
e nella nebbia silente
ho scartato il mio dono
alle aride zolle
ho regalato il mio sfogo
ho detto ti amo
una volta di troppo
e rimango da solo
in silenzio
a ricucire lo strappo.

domenica 19 febbraio 2012

Lascia


lascia alla tristezza
il solo spazio di una ruga
a increspare appena
l'onda lieve del tuo sorriso
e la solitudine
come una necessaria lente
per mettere a fuoco
i confini sfumati e incerti
nel caos ininterrotto della vita
nel divenire tempo
il tempo aspetta da solo
e non si consuma nell'attesa
ma solidifica cristallizza e cresce
per sopportare il peso del silenzio
come crosta di cemento sulla pelle
conosco quel dolore muto
nascosto in mezzo al mondo
quando il mondo ci reclama
e ci ritrova poi
pronti
con le spalle al sole
a sfidare l'ombra che s'allunga
che ci sfugge
che ci teme
perché dentro
brilla incontrastata
la nostra viva e necessaria
luce.

martedì 14 febbraio 2012

Se



Se potessi amarti 
io
sarei come onda sugli scogli
come schiuma di risacca
accarezzerei il tuo ventre
come vento fiero e teso
scivolerei da est
annodando i tuoi capelli
sfiorando il turgore del tuo seno
se potessi amarti 
io
sarei l'ombra lunga di un tramonto
persa dentro il profilo dolce del tuo viso
se potessi amarti 
io
sarei il sussurro lieve della notte
quando perde tutte le sue stelle
cadute una ad una
nel profondo dei tuoi occhi
se potessi amarti 
io
sarei il respiro del tuo tempo
il silenzio del tuo sogno
quando ti addormenti piano
degli anni tuoi
io
sarei il guardiano.

venerdì 13 gennaio 2012

Strana Vita


...è la vita che poi ti guarda strana,
come lo sguardo sbieco dietro un finestrino
sguardo di puttana...
e in fondo alla strada vedo ombre vagare senza meta
senza pena
come me che spendo tempo perso alla finestra,
contando sulla punta delle dita tutto quello che mi resta,
tre cartine un ciuffo di tabacco e qualche filtro 
per bruciare ancora un paio d'ore 
aspettando il sonno che non sazia
e non basta trattenere il fiato
andare giù a capofitto in apnea
non rischi mica un embolia
non è ossigeno quello che respiri
ma aria fritta,
impastata dai dilemmi 
che non nascondi più dietro ai tuoi anni
non frigna più la speme nel tuo petto 
 non è il silenzio o la mancanza di rispetto
è il futuro assente dal programma muto
 che assedia spietato 
questo cuore inquieto.