
Ancora una scultura...
l'ultima nata da questo prolifico periodo
da questa specie di ovulazione dell'anima,
si ispira al Tango...
danza e scultura sono espressioni
molto simili
nella danza esprimiamo il nostro senso interiore
la musica ci guida i passi
i movimenti,
disegnamo sogni con le braccia e i fianchi
con la vibrazione del corpo
che finalmente libero
si lascia sedurre dall'armonia delle note
esprimendo tutta la sensualità
sepolta sotto le stratificazioni
che ognuno si porta dietro
fardelli indesiderati del mondo esterno
dell'educazione
dell'esperienza accumulata
del nostro apparire...
nel giusto desiderio del voler essere
senza più sembrare...
nella scultura il processo è molto più cruento
l'idea scende dal cielo
il ritmo si insinua nelle mani
nel momento in cui sei di fronte
alla materia inerte
ferma,apparentemente quieta
che ti sfida a domarla
...poi...una linea,un segno da seguire
dolcemente con fiducia
poi...il segno ti rapisce
il ritmo aumenta
come in una danza ancestrale
le mani creano
la passione si impadronisce di te...
come due ballerini di tango
seducono e si fanno sedurre
nell'armonia del loro amplesso mimato
nella melanconia dell'abbandono
ritrovo le mie linee
i miei segni...
celati nella fredda pietra
nell'umida argilla
dietro la curva dei colori
e allora...
senti il dovere
l'urgenza assoluta
di estrapolare la bellezza
ovunque essa si nasconda
e riempire la forma e lo spazio
con i segni
con il corpo
con i pensieri
sublimarli
assorbirli nelle cellule
farli propri per poi donarli
a tutti coloro che sapranno cogliere
l'unicità del necessario
pasto dell'anima.