sabato 30 luglio 2011

Vivere

Duro mestiere il vivere,dove haimè a poco serve la teoria se non a capire di quanti e quali corpi siamo composti delle loro esigenze desideri e bisogni,dopodichè la pratica infinita sul "campo" per scoprire e sperimentare con gioia e dolore la propria personale univoca e irripetibile resilienza,caduta dopo caduta,le risalite dalle quali cadere ancora e più si sale,e più veloce e rovinosa l'inevitabile caduta,nel mestiere di vivere si cerca l'equilibrio fra il salire e il cadere,che somiglia allo stare in bilico,cioè equilibrio precario e forse il segreto è proprio questo accettare la propria precarietà su questa terra,che tutta la gran fatica che facciamo,il correre divorando giorni mesi anni,consumando il nostro corpo più pesante e faticoso,non ha altro fine che liberarci di esso stesso,allora vorrei imparare meglio questo mestiere regalandomi giorni più lunghi e per quanto possibile più sereni.
Non ricordo chi scrisse l'aforisma:"vivere e cessare di vivere sono soluzioni immaginarie,la vera esistenza è altrove".... Non ne sono sicuro forse Rimbaud,ma sicuramente quell'Altrove è per ognuno diverso a seconda del suo credo o della sua assenza di credo,quindi sono tornato esattamente al punto di partenza....veramente duro il mestiere di vivere...

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