...è la vita che poi ti guarda strana,
come lo sguardo sbieco dietro un finestrino
sguardo di puttana...
e in fondo alla strada vedo ombre vagare senza meta
senza pena
come me che spendo tempo perso alla finestra,
contando sulla punta delle dita tutto quello che mi resta,
tre cartine un ciuffo di tabacco e qualche filtro
per bruciare ancora un paio d'ore
aspettando il sonno che non sazia
e non basta trattenere il fiato
andare giù a capofitto in apnea
non rischi mica un embolia
non è ossigeno quello che respiri
ma aria fritta,
impastata dai dilemmi
che non nascondi più dietro ai tuoi anni
non frigna più la speme nel tuo petto
non è il silenzio o la mancanza di rispetto
è il futuro assente dal programma muto
che assedia spietato
questo cuore inquieto.
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