giovedì 25 ottobre 2007

Babel


Come monade straniera
orfana di cielo
verbo muto
che diviene carne
planando sulla terra
con una danza lieve
fra le ombre della vita
vago
nello scorrere del tempo
diluito nelle storie
di sguardi appesi
a degli occhi stanchi
persi dentro facce spente
sui marciapiedi gravidi di gente
omologata dal consumo
nella Babele di sensi
e di parole
che divengono vociare
fisso
nel respiro il mio silenzio
supero il rumore
di questo mondo sordo
reso cieco dalla rabbia
imitando l'apparire
nell'illusione
di dare una forma alla sostanza
prego
con lo sguardo alto
dove vola la speranza.

5 commenti:

Morgan ha detto...

ma è una poesia o un pensiero?

Kniendich ha detto...

Nella foto vedo l'essenza materiale della costituzione fisica dell'uomo, una sorta di trasfigurazione delle forme umane che unitamente alle parole da te così abilmente scritte, diventa l'essenza propria di uno spirito vitale...

Una splendida giornata ti auguro... a presto..

Angie ha detto...

Non scegliamo il posto in cui vivere..purtroppo!
Se quella della foto è una tua creazione..beh..Molti complimenti!
;-D

Nadia ha detto...

Questo nostro voler arrivare sempre dappertutto e sempre più in alto.
La ricerca della perfezione, la ricerca della felicità,il costruire nella speranza di un futuro migliore... Ce la faremo?
Maestro, buon weekend... :-) Complimenti per l'ultima creazione...

GMGhioni ha detto...

Tanto complesso quanto ammaliante. Complimenti