mercoledì 5 settembre 2007

Vecchia Poesia


13 giugno 1997
Brilla nel cielo una stella
sù più sù in alto
dove il silenzio è padrone
e solitudine cancella
in me più nulla si oppone
allo scorrere pignolo del tempo
il respiro di Dio
l'universo dilata
e nel mio cuore
una scheggia di luce è caduta
è un lampo
e l'anima mia si distende
estasiata
è solo un momento
appena un secondo
poi frenetico incessante
ricomincia a girare il mio mondo
dove vive il mio essere uomo
appicicato per terra
sempre pronto a muovere guerra
al non senso
all'irrazionale
a tutto quello che non si può capire
sentire o catalogare
sempre pronto a fuggire
a scappare
davanti al languore
di un'anima dolce
di un buco nel cuore
di quello strano umido immenso dolore
che solo l'amore può dare
che solo lui può curare
accarezzandoti il viso
così piano piano
dolcemente
come il vento fa con un fiore
eternamente

1 commento:

Kniendich ha detto...

In risposta ad una nomination di Orchidea... honominato te per un meme... non volermene ... a presto..