domenica 2 settembre 2007

L'Allieva(Racconto Erotico)


Il maestro l'aveva notata per la sua estrema umiltà,per la facilità
con la quale apprendeva e la disponibilità a imbrattarsi l'anima con i suoi concetti rispetto alla creatività emozionale espressa attraverso l'arte...ma non solo...egli aveva indovinato le sue forme esatte nascoste,mimetizzate sotto abiti mai attillati,tessuti grossolani indossati apposta per celare agli sguardi un corpo sensibile ed eccitante nella sua acerba maturità.
Lei,la sua allieva prediletta,la più dotata,la più attenta...a lui piaceva avvicinarglisi da dietro,mentre era intenta sù un modello e sentirla trasalire,non perdeva occasione di sfiorarle il seno con un gomito,mentre le insegnava il giusto uso di una miretta,sfidando il turgore dei suoi capezzoli,per poi ritrarsi dando al movimento del braccio l'innocenza del gesto involontario,osservava i tendini dei polsi guizzare mentre i polpastrelli affondavano nell'argilla umida.lei,sentendolo dietro,scostava i capelli con un movimento preciso della testa,senza nascondere il gesto voluto e studiato,offrendo la nuca e un angolo del collo bianco,sperando in un segno,uno sfioro una carezza o un bacio che tardava ad arrivare dal maestro che si mostrava distratto,faceva spesso questo gioco di sottile seduzione,lui sentiva tutto e godeva in segreto di quei piccoli gesti che aveva visto crescere e perfezionarsi durante tutta la durata del corso di modellato che volgeva ormai al termine.
Accadde tutto in una sera,lei si attardò a perfezionare un compito di figurato,il bozzetto di un uomo in verticale dalla sorprendente forma fallica,gli altri allievi si erano congedati,nel camino del laboratorio scoppiettava allegramente un ciocco di quercia,lei si volse verso il maestro cercando nel suo sguardo l'assoluzione complice per il suo ritardo,per tutta risposta lui le venne incontro tenendo fra le mani due calici di vino rosso e le sorrise con occhi furbi da gatto...appoggiò i bicchieri sul tavolo basso di fronte al camino,un tavolo di legno di Tulipè dell'isola di Giava,il suo studio parlava di se,dei suoi viaggi e delle sue ricerche,era ricavato in una vecchia stalla,con le mangiatoie piene delle sue sculture,lei si sentiva a suo agio in mezzo a tutte quelle storie,si alzò dallo sgabello e raggiunse il maestro davanti al camino,portò con se il suo bozzetto per giocare ancora all'allieva diligente,bevve un lungo sorso di vino e si sedette sul tappeto nella posizione del loto,poggiò il lavoro sul tavolo e iniziò ad accarezzare l'umida argilla,il maestro poco dietro di lei si arrotolò una sigaretta e si mise a gustare la danza di quelle dita affusolate intorno al quel fallico busto di uomo appena abbozzato,il fuoco e una candela accesa proiettavano ombre sinuose sulle pareti,presagio di uno spettacolo da godere con tutti i sensi a disposizione,mentre una musica particolare,un jazz con ritmi tribali usciva dalle casse poste in fondo allo studio per riempire discretamente lo spazio senza prenderne il posto.
Lei sapeva di essere osservata,radiografata da quegli occhi che tanto aveva temuto,ora una perla di sudore le colava dalla nuca dietro le spalle,insinuandosi nel solco divino della sua spina dorsale,evaporando poi nel calore della sua pelle eccitata dal vino e dal fuoco che danzava sfrontato di fronte al suo corpo.
Trattenne il respiro un momento per seguire quella goccia assassina che segnò l'inizio di un sogno,riprese a respirare e si turbò sentendo il suo odore di donna,quel sapore di miele fermentato che inumidiva il pizzo delle sue mutandine,saliva dal basso del suo ventre accarezzandole i seni scivolando sul collo ,aprì un poco le labbra per sentirne il sapore,ricordo di giochi davanti lo specchio,lo stesso sapore che restava sulle dita bagnate,era tutta un rossore e anche se era di spalle si sentì come un Giano bifronte,aveva quello sguardo addosso,da dietro il maestro godeva di quel mistero appena svelato,lei allora si bagnò le mani nel rosso del vino e iniziò a inumidire l'argilla che a contatto col liquido prese vigore e sembrò inturgidirsi sotto le sue mani prendendo la forma di un fallo gigante,mitologico,lo accarezzò mimando un amplesso offrendosi in quello spettacolo per quell'uomo seduto vicino,che posato il bicchiere per terra le si sedette dietro,a distanza,spostò la coda dei suoi capelli e finalmente poggiò le labbra umide semiaperte in un bacio bagnato sulle spalle ansiose,disegnando con le mani i bordi del suo busto fino alle pieghe dei suoi fianchi seguendo con le dita la curva della sua vibrazione,in risposta alla pressione del palmo delle mani lei si piegò in avanti,sciolse le gambe dalla posizione del loto e si mise in piedi,facendosi sfilare delicatamente la gonna di lana cotta,ormai inutile difesa di fronte al desiderio di essere sua,così fece il maglione il reggiseno e le mutandine di pizzo fradicie di umore,che lui prese fra le mani e ne odorò l'essenza a fondo,come per scolpire l'idea di quel corpo che iniziava ad esplorare,seduto da dietro usando la lingua per tracciare una linea dalla nuca fino alla grotta del serpente,baciò la sua schiena fino all'incrocio dei fianchi,spingendo poi con il mento fino a metterla prona per respirare a fondo il suo odore nascosto,scivolò col naso fra i glutei fino al primo orifizio,sfidando le regole leccò intorno quel buco e nel besonegro la sentì sprofondare nel desiderio assoluto con la sua faccia immersa nel piacere di un melone spaccato in mezzo al deserto succhiando e leccando il suo sapore con gusto ,col naso la lingua e il mento immerso in quel languido lago la sentì fremere nello spasmo venendogli in bocca in un interminabile orgasmo...lei allora tremante sdraiata supina sul tavolo aspettava la prossima mossa di quell'uomo strano,del suo maestro,che le girò intorno godendosi ancora quel corpo perfetto,le si mise col membro davanti alla faccia spostata all'indietro sul bordo del piccolo tavolo,le fece annusare il suo odore e spinse col glande sulle sue labbra ormai gonfie e lei lo prese a leccare, avida, stupendosi di come profonda poteva essere la sua bocca,di come poteva scendere fino in fondo alla gola,e lui la prese in quel modo,facendole crescere dentro il suo membro, duro come il granito che domava lavorando a scalpello,lei era ormai un'unica grotta,umida e calda che aspettava il suo fiotto,lui le fece sentire ancora per poco la forza del suo essere maschio,poi con calma come se lei fosse un blocco d'argilla la mise in ginocchio sul tavolo,la morse sul collo come un gatto selvatico e la prese di nuovo,stavolta entrandole dietro,senza sforzo, per come lei si era aperta offrendosi tutta in un dono,cercò poi quel posto proibito e trovò subito un varco e appoggiandole l'asta sul bordo fece una pausa per aspettare il consenso,quel sottile confine fra il "si io ti voglio"o il farsi indietro negandosi,allora lei gli si fece incontro facendolo entrare lì dove mai nessuno era entrato,dove nessuno dei suoi giovani amanti aveva mai osato,quel nuovo piacere le riempiva ora la pancia e venne di nuovo,lui le entrò fino in fondo e sentiva li testicoli sbattere sul clitoride duro,lei li afferrò con tutte e due le mani prendendosi tutto,usandolo come un giocattolo erotico, fino a farlo godere con un guizzo caldo che si confuse sul bianco del suo sedere violato,scivolando poi in terra in mezzo ai bicchieri di vino sporcando il tappeto,mentre il fuoco si spegneva in un sospiro infinito.

19 commenti:

marce ha detto...

Bello. Complimenti. Fa risvegliare ricordi molto piacevoli.

Nadia ha detto...

Alla faccia del racconto erotico Dani... hai reso bene l'idea... un connubio perfetto tra arte e erotismo...l'inizio mi ha fatto pensare al film ...le tue parole però sono molto audaci... Ciao:-)

Anonimo ha detto...

....accidentopolina! Questa sera il caffè sono venuta a prenderlo io da te.;) Orchideablu mi ha rubato le parole di bocca...tanto lo so che io e lei siamo concordi in molte opinioni. :)
Bravo Dani...questo racconto ha gli ingredienti giusti: sensuale, erotico, audace a tratti...quanto basta e quando serve come il sale in una pietanza da gustare preferibilmente con un buon bicchiere di vino "rosso" ;) Buonanotte

Dani ha detto...

...bè ero molto indeciso se pubblicarlo o meno..l'ho scritto di getto oggi in piscina....vagando tra fantasia e realtà...spero di non offendere nessuno con la "forza"di alcuni passaggi...
grazie a tutti della visita

Anonimo ha detto...

Certe idee vengono di getto...il racconto "In penombra" l'ho scritto in poche ore...giusto il tempo di scrivere.
Credo che l'erotismo DEVE essere a tratti forte e comunque è la tua interpretazione ;) ...personalmente non mi hai offesa ;) semmai sorpresa! ciao

Anonimo ha detto...

...come a Orchideablu mi è piaciuto molto l'accostamento fra arte ed erotismo....bello!

Dani ha detto...

@Lou devo dire che leggendo i tuoi racconti che mi hanno affascinato ho preso coraggio iniziando un connubio tra fantasia e ricordi e desideri...esprimersi è fondamentale anche su un terreno minato come la sensualità e l'erotismo....viviamo un epoca balorda dove la volgarità è sempre in prima pagina...
ti devo ringraziare perchè con i tuoi racconti mi hai stimolato...come una musa a distanza.

Dani ha detto...

@MRC grazie dei complimenti...i ricordi possono essere come una seconda pelle...
@OHB...quale film?il racconto è ambientato nel mio vecchio laboratorio...poi ogni riferimento a persone o cose è volutamente causale...:-)scrivere è in ogni caso audace...esprimersi e mettersi in piazza è audace...in ogni caso.
grazie dei complimenti

Dani ha detto...

Dimenticavo...la scultura è la più erotica delle arti figurative a mio avviso...ma il mio è un parere poco oggettivo perchè la scultura è il mio mezzo espressivo per eccellenza...l'erotismo è una sua conseguenza.

Nadia ha detto...

Da romanticona e sognatrice il film non poteva che essere Ghost...quello con Patrick Swayze e Demi Moore ( E scusate se poco!)in cui lei modella un vaso in creta e lui seduto dietro le da una mano...e che mano :-D...

Hai fatto bene a pubblicarlo ... è una delle tante sfumature del tuo essere...
Concordo con quello che ha detto Elle :-)...hai messo pepe al momento giusto e sale ben dosato.

La scultura parla da sola... strepitoso l'abbinamento delle parole...intrigante l'insieme...CAPOLAVORO :-)
Le cose poi scritte di getto son quelle più belle, più spontanee,quelle che arrivano direttamente dall'anima ...

Kniendich ha detto...

C'è tutto in questo racconto che passando dal risveglio di assopiti piaceri, via via fino alla dolce violenza di un atto veramente voluto, è l'esatta descrizione di come la natura sia essa argilla o semplice prato su cui sdraiarsi, quando entra in contatto con le sensazioni umane si trasforma nel più puro dei desideri....anche erotici..

Complimenti

Dani ha detto...

@KNH..vero nel concedersi nella passione i limiti sono solo nella testa e nelle stratificazioni che ci compongono...l'argilla in se è un elemento voluttioso...duttile umido intrigante...si prestava magnificamente al preludio di un racconto erotico...
ciao e grazie dei complimenti...

Anonimo ha detto...

Sono passata per vedere se avevi fatto il Meme.
Vedo che non l'hai fatto.
Non importa:in realtà l'hai fatto nei commenti da me.
Forse sarebbe un post non in sintonia col tuo blog e le tue belle sculture.
Ti abbraccio faraluna

Dani ha detto...

@FRL...
hai ragione...
in fondo il "compito"l'ho svolto nei commenti al tuo post...era superfluo ripeterlo qui...
grazie della comprensione.

Viola ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dani ha detto...

...Bè..."quei"pantaloni di fustagno erano dei pantaloni di castità...-:)
se no altro che dieci righe...non avrei scritto proprio nulla...
PS
davvero non hai indovinato a chi era diretta la "vecchia lettera"due pos più sopra...
non ti ricorda nessuno una tipa con i"venerdì"di un colore proprio?e i giri per gallerie e le colazioni a via Ripetta?fuochino...

Viola ha detto...

Hahaha!
p.s.certo che mi ricordo... il venerdì continua ad avere sempre un colore (e una forma) come il lunedì del resto!:)

Porchetta ha detto...

Bhe se ti piace scambiar idee...che ne pensi del nostro gioco di ruolo erotico narrativo ?

http://www.porchettaecasatiello.com/narrazione/demo.htm

Dani ha detto...

cara Porchetta volentieri ma il tuo link è un binario morto....stasera provo da casa.ora sono sul telefono...